Luogo
Siena, località Scacciapensieri
Anno
2008
Committente
Amm. Provinciale di Siena
Programma
Superficie coperta mq 6.200
Sistemazioni esterne mq 8.200
Importo lavori € 8.700.000
Architettura
StudioZero5 srl (capogruppo)
arch. Pippo Pirozzi, arch. Giancarlo Scognamiglio
con arch. Elvira Romano
Strutture
ing. Antonello De Luca
Cidiemme Engineering Srl
Impianti
ISI Ingegneria - ing. Roberto Scognamiglio, ing. Vincenzo D'Antonio
Opere a verde
Natura Ambiente srl
dott. agron. Savino Mastrullo
Bioarchitettura
arch. Manuela Franco
Sicurezza in cantiere
arch. Fabio Campagnuolo
ing. Ennio Campagnuolo
Viabilità
ing. Claudio Troisi, In.Co.Se.T. srl
Collaboratori
Anna Russo
Riccardo Squillante
Caterina Terribile
Barbara Izzo

Nuovo Istituto Agrario di Siena
Concorso di progettazione - menzione speciale
Il progetto per il nuovo Istituto Agrario di Siena affronta come tema prioritario il complesso rapporto con un contesto di alto valore paesaggistico ed ambientale. La ricerca di una relazione con il carattere del luogo e con le particolari condizioni orografiche, si traduce nello studio di una nuova forma/trama che, escludendo atti mimetici o radicali contrapposizioni, propone una interpretazione del sito attraverso rapporti metrici, rimandi visivi e richiami alle caratteristiche materiche del contesto.
Il territorio che gravita intorno alla strada extraurbana di Scacciapensieri, è infatti caratterizzato da una successione di piccoli insediamenti, aree coltivate, macchie boschive; unica emergenza monumentale è il complesso della Basilica dell’ Osservanza, che si pone come fulcro visivo ed esso stesso punto di osservazione/cerniera verso i profili architettonici della città di Siena.
La lettura di questa composizione del paesaggio ha determinato la matrice geometrica dell’ impianto: l’ obiettivo del progetto non è la fondazione di un nuovo polo emergente, quanto piuttosto la configurazione di un luogo che sia parte integrante di questo territorio, elemento di ricucitura, al tempo stesso trama rurale e piccolo insediamento extraurbano immerso nel verde. In analogia con gli antichi insediamenti e senza la necessità di imitare modelli storici già presenti nel territorio, le nuove geometrie instaurano un rapporto di reciproca valorizzazione con il contesto ambientale, naturale ed artificiale.



































