Luogo
Mola di Bari
Anno
2009
Committente
Comune di Mola di Bari - programma Sensi
Programma
Recupero edificio e riqualificazione paesaggistica
Superficie coperta mq 3.200
Superficie totale mq 26.000
Importo previsto € 5.420.000
Architettura
StudioZero5 srl (capogruppo)
arch. Pippo Pirozzi
arch. Giancarlo Scognamiglio
con arch. Luca Lanini
Sostenibilità ambientale
arch. Carla Langella
Impianti e efficientamento energetico
ISI Ingegneria
ing. R Scognamiglio
ing. V. D'Antonio
Viabilità e trasporti
ing. Claudio Troisi, In.Co.Se.T. srl
Strutture
ing. Pietro Moretti
ing. Maurizio Calì

Centro di Produzione Cinema Digitale a Mola di Bari
Concorso internazionale di Progettazione
La risoluzione delle problematiche progettuali, prende l’avvio da una riflessione sulle modalità di intervento in uno specifico luogo, nonché sul significato di “tutela del paesaggio”; in particolare su quali valori salvaguardare e quali reinterpretare, lasciando inalterato il contesto ed allo stesso tempo rispondendo alle esigenze funzionali e di rappresentazione simbolica del nuovo complesso previsto dal bando.
Il dato di partenza, è la presenza di un manufatto edilizio senza particolare valore architettonico, ma dotato di un forte senso materico e plastico, che lo lega indissolubilmente al contesto: un volume di pietra stereometrico ed introverso, tipico delle tradizioni e delle culture mediterranee.
Similmente, le aree immediatamente adiacenti l’edificio, non presentano aspetti rilevanti, ma affascinano proprio per il carattere ostico ed essenziale degli elementi: la costa piatta, frastagliata ed inaccessibile; una zona semipaludosa, un’area sistemata a colture, la traccia di un corso d’acqua.
L’intervento mira a salvaguardare il “senso” del luogo, recuperandone gli elementi essenziali ed evitando di ricorrere ad inutili quanto inopportuni “restauri”.
Una strategia progettuale secondo il principio del “com’era, dov’era”, assume quindi un particolare e pregnante significato, riassumibile in due punti fondamentali:
-la scelta di ricostruire l’edificio rispettandone gli aspetti tipologici, dimensionali e materici, utilizzando nuove tecnologie ed elaborando una necessaria revisione della distribuzione interna, al fine di ottimizzare la funzionalità del complesso e di esaltarne le potenzialità architettoniche e spaziali;
-la salvaguardia del carattere del luogo mediante interventi di minimo impatto, finalizzati a rendere le aree esterne percorribili e fruibili, almeno parzialmente: sia per attività di supporto, che per eventi aperti al pubblico; o, più semplicemente, per godere la vista del mare e del paesaggio.



























